ref. n°8- scaffale n°2- settore B
Un piccolo box facente parte degli scaffali con materiale inerente alle anomalie mediche, nascondeva il corpo mummificato di un topo a due teste. Un caso di Policefalia animale (un'anomalia non molto rara nel regno animale.
Le
testimonianze iconografiche dirette comprendono sia le raffigurazioni di
divinità con una pluralità di teste indipendenti, sia quelle di una
pluralità di volti ‘concentrati’ in un’unica testa. Il primo caso è
testimoniato nei tempi più antichi da una figura tricefala di divinità
rappresentata in un sigillo di Mohenjo-Daro (India prearia, 3° millennio
a.C.). Nel secondo tipo si ha spesso una tricefalia basata sul volto
centrale. La bicefalia si presenta soprattutto come bifrontismo, cioè
con figure in cui le volte craniche sono incorporate tra loro mentre i
due volti, indipendenti, sono orientati in direzione opposta: esempi
classici Borea e Argo, Giano ecc.
Molte leggende di creature mostruose nascono proprio da questa anomalia: basti pensare ai draghi dell'iconografia germanica, o alla stessa idra.