Come previsto dalla catalogazione dei 10 Homunculus alchemici, il secondo che abbiamo analizzato è definito sulle pagine del diario del professore come "Homus Maritimus". Evidente l'unione dei geni umani con quelli di una cratura acquatica.
Non è dato sapere se questi homunculus fossero dotati di una consapevolezza o di una qualche forma di vita. Le leggende dell'epoca affermano che erano in tutto e per tutto piccole creature viventi. Fatto stà che alcuni alchimisti dell'epoca riferiscono di esperimenti che producevano solamente creature già morte.
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